martedì 5 gennaio 2016

Gli altri

I matti sono apostoli di un dio che non li vuole
Simone Cristicchi





Li guardavi da lontano e non pensavi a loro. Indistinti, talvolta richiamati alla mente, mai a invadere i pensieri,  a occuparli nei momenti di vuoto, di pausa. Gli altri erano lì e di loro non te ne importava niente.

Poi hai imparato a riconoscerli, a distinguerli tra la folla, i tratti si sono fatti più chiari, il profilo sicuro a tagliare lo sguardo curioso e perso.

Sei gli altri. Uno di loro.
Ora sei gli altri.

Hai avuto paura, brancolante fino al limite della pazzia dimenticando la strada del ritorno, una folle bestia ha strappato latrando un cervello rapito e lo ha nascosto come preda di caccia.

Sono lì, in mezzo alla folla degli altri, li guardo negli occhi e mi specchio nei loro, fantasma indistinto tra soprabiti lisi, usati, martoriati.

Passeggiano di notte  in strade senza luce, senza ombre o mani a cercare un appiglio.
Inghiottono il buio senza guardarlo in volto, non cercano mani solo un posto al riparo da occhi vitrei giudicanti.
Confusi tra pareti sudice di sangue schizzato di vita crudele … camaleonti involontari, nessuno li vede, nessuno.

Solo. Un altro degli altri.

Parli parole incomprensibili, tortura di voce senza suono, senza senso.

Nessun sorriso.

Sei altri, certo di partorire bugie bloccato in una realtà che non ti appartiene, ormai estraneo al mondo che ti ha sputato via.

Sei diventato gli altri, forse già lo eri.

Orrida creatura senza diritto di respirare.
Senza valore, sentimento, dignità.
Gli altri, gettati in un labirinto di indifferenza.
Nuotare nella piscina dell’immondizia umana, lasciarsi seppellire dai rifiuti e scendere giù … con gli altri come te fino a soffocare.
Lo sapevi cosa succedeva agli altri, non li guardavi dal tuo riparato privilegio di un bene spontaneo, sicuro.

No, non sei come loro, non vuoi esserlo.

Uno qualunque
Indegno
Un colpo di spugna
Un tratto di penna nera
Una spunta
Un foglio strappato
Una cicca pestata
Uno sputo
Un fantasma

In fondo è facile sparire, a un passo dagli altri è il nulla. Un’essenza ai confini del buio, un’ essenza senza più corpo, senza corpo né anima.

Quando sei gli altri non sei più.

Ombra che vaga vuota in equilibrio su un fiato sospeso, zoppicando in un'esistenza senza senso.

Sei gli altri.
Non hai speranze e aspetti che arrivi sera.

La vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio, la
distanza materiale non può separarci davvero dagli amici!

 R. Bach

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